La campagna vaccinale contro il covid-19 sta per subire un'importante accelerazione. Uno sforzo che si propone di essere gargantuesco e che ci porterà a dare una protezione dal virus a mezzo milione di persone al giorno. Uno sforzo che ha bisogno del supporto di tutti, operatori sanitari e grandi realtà anche private e che sta ricevendo l'adesione anche di molte grandi realtà imprenditoriali italiane.
Dopo l'adesione di Brunello Cucinelli alla campagna vaccinale, ora anche Gucci e Armani hanno deciso di trasformare le loro realtà in veri e propri hub per la vaccinazione. Aderendo all'iniziativa di Confindustria, Gucci ha messo a disposizione le proprie sedi aziendali, nel rispetto delle direttive ministeriali e sanitarie, per la campagna di vaccinazione Covid-19 dei propri dipendenti degli uffici, delle fabbriche e dei negozi, oltre 6.000 in Italia. La decisione segue quella del Gruppo Kering, che ha altresì dato disponibilità dei locali propri e di quelli degli altri marchi e aziende del Gruppo operanti in Italia.
Come ha dichiarato il CEO e Presidente di Gucci, Marco Bizzarri: "Sin da subito abbiamo messo le persone al centro e avviato iniziative per tutelare la comunità in cui operiamo: i nostri dipendenti, i fornitori e offerto supporto al personale sanitario e alle comunità più vulnerabili. Con l’accelerare della campagna vaccinale, cresce il nostro impegno per il Paese dove Gucci è nata: l’Italia. Metteremo, con orgoglio, le nostre sedi a disposizione della campagna vaccinale."
Gucci Hub

Nella stessa linea di pensiero anche un'altra realtà il cui nome è da sempre associato al nostro Paese: Armani. Fortemente voluta dallo stesso Giorgio Armani che ha messo a disposizione l’Armani/Teatro come sede per la Campagna Vaccinale anti COVID-19, come previsto dalla Delibera Regionale n° XI/4401.
Armani/Teatro photo by Stefano Guindani
La vaccinazione avverrà nei modi e nei tempi che saranno comunicati nei prossimi giorni e la
partecipazione sarà su base volontaria.